Si chiude domenica con il tradizionale incendio della rocca l’edizione 2007 del Palio del Daino di Mondaino, ma non prima di aver assistito alle disfide tra le 4 contrade per l’assegnazione del trofeo.
Le gare inizieranno intorno alle 18.30 con la divertente corsa delle oche, ma il vero e proprio gioco del palio sarà disputato in piazza Maggiore alle 22.
Il gioco del palio consiste in una sorta di gioco dei 4 cantoni: le squadre sono composte da 2 giocatori per contrada, 8 in tutto, che si dispongono sulle postazioni disegnate su Piazza Maggiore che è di forma circolare, una al centro del cerchio e sette sulla circonferenza, al segnale i due componenti della squadra devono scambiarsi un testimone e contemporaneamente andare a occupare una delle postazioni.
A ogni tornata una delle postazioni viene esclusa dal gioco e di conseguenza il giocatore che rimane senza postazione viene eliminato dal gioco e con lui anche la sua contrada.
Nell’albo d’oro del Palio del Daino svetta su tutte la contrada Castello con ben 10 palii conquistati, seguita con 4 da Montebello e Borgo (difensore del Palio dello scorso anno) e fanalino di coda il Contado con una sola vittoria. Sarà forse il 2007 l’anno del suo riscatto?
Ma il gioco è solo uno degli aspetti della manifestazione mondainese, che ha il suo punto di forza e carattere distintivo nell’accurata ricostruzione storico della vita intorno al 1450. Sono un centinaio gli artigiani e gli artisti che dalle 18.00 mostrano a grandi e piccoli tecniche e manualità armai dimenticate, ma sono circa 600 in tutto i figuranti che animano le vie del borgo e tutti i locali antichi (aperti e resi visitabili proprio in occasione del Palio del Daino) con scene di vita quotidiana, anche degli aspetti meno nobili come quelle del Lupanare, più goliardici come la Taverna della Soldatesca o carichi di suggestioni come il lebbrosario o l’esclusiva ricostruzione, realizzata proprio in occasione del Palio 2007, dell’Ospedale e della farmacia dove medici e farmacisti di oggi introducono a quelle che erano le tecniche di cura intorno al 1450.
Ma il palio del Daino è anche una grande festa popolare, festa in occasione della pace agognata e insperata tra le signorie dei Malatesta e dei Montafeltro sancita proprio a Mondaino nel 1459, e per questo che lungo le strade e nelle osterie non mancano musici e saltimbanchi, i giullari divertono con i loro lazzi e dietro le maschere commedianti d’altri tempi raccontano i piccoli vizi e le virtù di uomini e donne.