Politica
Intervento del sindaco Ravaioli

Tutela della sicurezza urbana e contrasto della prostituzione

Ultime News - Martedì 22/02/2011, ore 18:57 - Rimini

“L'ordinanza per la Tutela della sicurezza urbana attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di degrado della qualità urbana anche derivanti da situazioni connesse all'esercizio della prostituzione nasce dai bisogni espressi dai cittadini sia di fronte all'Amministrazione comunale, sia di fronte alla Questura e alle altre istituzioni pubbliche, e determinati da eventi percepiti come lesivi della propria sicurezza, dell'incolumità fisica e della salvaguardia dei beni privati, tali da pregiudicare la coesione sociale e il senso di sicurezza. La questione era stata da me portata nei mesi scorsi, in accordo con il Questore di Rimini Oreste Capocasa, all'esame del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, che aveva espresso - attraverso i suoi rappresentanti istituzionali - la necessità di intervenire tempestivamente per contrastare efficacemente la prostituzione e impedirne una maggior diffusione e la potenziale degenerazione dei fenomeni ad essa connessi.
Il provvedimento nasce dunque per dare risposta e favorire la soluzione di un problema che pregiudica, o quantomeno limita, la fruibilità degli spazi pubblici e privati, nonché la libertà di circolazione delle persone, e mette in pericolo l'incolumità dei cittadini, costituendo intralcio alla viabilità, alterando il decoro del contesto urbano e favorendo la crescita della microcriminalità.
Va ricordato che è proprio la legge che conferisce al sindaco il potere di intervenire a tutela della sicurezza urbana, così come disposto dal 4° comma dell'articolo 54 del Decreto legislativo 267/2000 e dal Decreto ministeriale del 5 agosto 2008 che definisce specificamente i concetti di incolumità pubblica e sicurezza urbana e i loro campi di applicazione. L'ordinanza è dunque assolutamente rispettosa sia dei principi normativi, sia della giurisprudenza in materia: del resto è lo stesso Decreto ministeriale a indicare una lunga serie di situazioni e comportamenti che possono compromettere la sicurezza urbana e l'incolumità pubblica, e per la cui prevenzione e contrasto il sindaco può intervenire.
Da sottolineare, infine, che l'ordinanza è tra le prime del suo genere in Italia per un duplice aspetto. Da un lato perché si fonda sulla solida e proficua collaborazione fra le varie istituzioni interessate al contrasto del fenomeno della prostituzione (Amministrazione comunale, Questura e altre forze dell'ordine). Dall'altro perché l'ordinanza istituisce una rete di comunicazione introducendo per la prima volta l'utilizzo possibile dello strumento fiscale nell'ambito dell'attività di controllo e accertamento.
L'Amministrazione comunale ritiene, in conclusione, che nella non esaustività dell'ordinamento nazionale per la repressione della prostituzione, l'ordinanza del Comune di Rimini possa fornire un ulteriore strumento di prevenzione del fenomeno e del degrado della qualità urbana ad esso connesso. Queste sono le ragioni all'origine della stesura del provvedimento. Confido che coloro che sono addetti alla tutela della sicurezza urbana possano trarre da esso ulteriori mezzi per la garanzia della legalità e dell'ordine nella nostra città”.
Alberto Ravaioli
Sindaco di Rimini