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Mondaino Castello de le Arti e de li mestieri

La disfida tra le contrade per conquistare l’ambito Palio

Ultime News - Sabato 16/08/2008, ore 12:31 - Mondaino

“Varcato lo ponte levatorio, lo correre verso lo futuro se allontana oltre lo vedere de li colli d’intorno et lascia spazio a trabaccole, panchette et botteghe ove le cose son fatte colle mani, co hamore et cura accioché li homini et le donne de oggi de tanto le possano apprezzare.”

Il maltempo non ha fermato il viaggio nella storia del Palio del Daino di Mondaino, che domani domenica 17 agosto giungerà al culmine dello spettacolo e contemporaneamente al termine di questa edizione 2008.
Dal pomeriggio di domani, infatti, le contrade mondainesi si sfideranno per aggiudicarsi il prestigioso palio, mentre in tutto il castello rivivranno le atmosfere dei giorni della festa del lontano 1459.
Decine di spettacoli di musici, giullari, acrobati che si chiuderanno con l’incendio della rocca, ma anche il riemergere dall’oblio del tempo delle cose fatte con le mani, oggetti rari per la nostra epoca. Al Palio queste antiche manualità, sempre più preziose in quanto tramontate e scomparse, vengono riscoperte perché gli uomini d'oggi le possano ancora apprezzare non come antichi cimeli, ma come oggetti d'artigianato artistico ed opere della creatività umana.
L'amore e la cura che l'artigiano mette nel costruire, comporre, creare ed inventare dona a questi prodotti il valore delle cose fatte nel giusto tempo, quel tempo che oggi non sottende più alla produzione degli oggetti di cui facciamo largo uso. Ecco allora che Mondaino per quattro giorni ritrova il valore della manualità, regalando al “signor tempo” il suo giusto ruolo da protagonista. Nel complesso per l'edizione 2008 sono più di 100 gli artisti, gli artigiani e i ricostruttori storici che portano Mondaino nell'atmosfera dei giorni di fiera e di festa del primo rinascimento italiano (AD 1459) e né fanno “il castello delle arti e dei mestieri”, tra loro anche diverse esperienze che per la prima volta vengono riproposte in occasione della manifestazione mondainese quali: il ciclo completo della lavorazione della seta, dai bachi nutriti con foglie di gelso fino alla trattura del filo dai bozzoli; la fedele ricostruzione di una tintoria per stoffe, con la dimostrazione delle varie fasi di lavorazione e informazioni sulle piante e fiori utilizzati per realizzare i diversi colori; la riproposizione di un Monte di Pietà utilizzato per erogare piccoli prestiti finanziari, alle persone di difficoltà, in cambio di un pegno; le segrete del castello in cui saranno rinchiuse delle donne adepte a pratiche occulte; la ricostruzione della casa di Diamante con la bottega da calzolaio del padre Pasqualino, all’interno della quale un trovatore rimerà la triste storia d’amore tra lei e Giuliano.