Fisco

Addizionale Irpef. Il Ministero dice no alle discriminazioni

Ultime News - Giovedì 15/03/2007, ore 15:23 - Rimini

Nella giornata di mercoledì 14 marzo 2007, l’Assessore alle Politiche finanziarie e di Bilancio, Antonella Beltrami, ha avuto un confronto con i tecnici del Ministero delle Finanze per approfondire la corretta applicazione delle disposizioni inerenti l'addizionale IRPEF, con particolare riferimento alle cosiddette ‘soglie di esenzione’. Come si ricorderà il Comune di Rimini aveva ipotizzato, nella concertazione con le Organizzazioni Sindacali, una soglia di esenzione pari a 11 mila euro per i soli redditi da lavoro dipendente e pensionati.

Nell'incontro è stato compiutamente chiarito che la possibilità (concessa per la prima volta ai Comuni in una giusta ottica di federalismo fiscale) di prevedere una soglia di esenzione nell’applicazione di un’addizionale a un tributo statale, non può essere compromessa dagli Enti locali con scelte e iniziative non conformi alla normativa.

La normativa sull’applicazione della addizionale (comma 142 dell'art1 della Legge 296/2006) prevede che i Comuni possano:

- scegliere una sola aliquota di applicazione nella forbice da 0 allo 0,8% (la proposta di Rimini è 0,3%);
- scegliere una soglia di esenzione di reddito imponibile al di sotto della quale non viene pagata l'addizionale, ma tale soglia deve valere per tutti i contribuenti, senza possibilità per i Comuni di discriminare alcuna categoria.

I funzionari ministeriali hanno quindi chiarito che il mancato rispetto di tale impostazione nell'adozione da parte degli Enti locali del regolamento di applicazione, comporta per i Comuni conseguenze pesanti sia sotto il profilo giuridico che sostanziale.

Nel dettaglio:

- incorrere in possibili impugnative del Regolamento sia da parte dello Stato, che da parte delle categorie reddituali discriminate (lavoratori autonomi);

- incorrere in possibili impugnative da parte della Corte di Giustizia per il non rispetto del criterio della "par condicio";

- correre il conseguente rischio della "decadenza" dell’esenzione con recupero della addizionale con gli interessi di mora proprio nei confronti delle categorie che si volevano invece agevolare;

- ostacolare il cammino in direzione del decollo del federalismo fiscale.

In relazione a tutto questo l’Amministrazione Comunale di Rimini- avendo come priorità rispetto delle norme, tutela dei contribuenti e equità fiscale- sta elaborando una proposta alternativa di nuove agevolazioni su tributi di propria competenza, a salvaguardia di particolari fasce deboli della popolazione (pensionati, redditi fissi). Tale proposta sarà illustrata in tempi rapidissimi alle Organizzazioni Sindacali.