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“Profili paesaggistici in Montefeltro”

Ultime News - Mercoledì 02/07/2014, ore 17:47 - Novafeltria
“Profili paesaggistici in Montefeltro”

Regista delle opere di Renata Berzanti è sora acqua. L’acqua che sgorga da flussi sotterranei e affiora come in un gioco cantilenante per scolpire argini, greti e insenature: per espandersi faticosamente, benefica e salutare. La cocente impronta in quei “paesaggi dell’anima” come afferma Lucia Lombardi, durante la presentazione della mostra, offre quel modello stilistico come un memoriale. La luce svuota il palcoscenico dalle ombre inconsce, nei nostalgici timbri del colore pervinca e azzurro inonda le testimonianze più fervide iscritte nei quadri come un diario, come un taccuino, dai giorni selvaggi delle scoperte infantili legate a tutto un bozzolo espressionista per giungere alle sequenze connotate dal riflessivo intimismo che sfociano nell’abbondante materia elargita a piene mani. La Berzanti, allieva dei pittori Busi e Morri, ha realizzato nel corso della vita una sommatoria di mostre espositive che spaziano in tutte le regione italiane, così da aver arricchito il proprio curriculum di esperienze basate su vari territori, seme di ispirazione nei contenuti dediti per lo più ad una intensa lettura del reale immerso nelle atmosfere del sentimento. Un sentimento pulsionale che costituisce il nocciolo creativo dell’artista, naturalizzata riminese. Ora i campi assolati ricchi di grano, ora le cascate iridescenti offrono al visitatore un immersione sensibilmente evocativa conforme al pensiero francescano. Ecco allora che si percepisce il senso del cammino peregrinante del santo che uscì dal proprio guscio per inoltrarsi nella valle del Marecchia percorrendo a piedi, quei terreni incolti, quei piani collinosi per lasciare testimonianze e impronte che restano come una eredità permanente e ineludibile. Le tele esposte in questa sede privilegiata sono una ventina e si sposano con armonia agli interni del Santuario di Santa Marina in Novafeltria, creando un oasi di pace e di concentrazione che si rivela poco a poco dai pulviscoli luminosi che filtrano dai finestrini dell’antica chiesa e lasciano nella mente un candore primigenio, ed una spontaneità intatta. Calanchi, frane e boati emanano persino un sordo rumore, nelle tele le voci della valle del Marecchia portano seco una vitalità legata al dna forte e lusinghiero che la pittrice esprime. Milena Massani