Spettacoli e cultura

Il Teatro delle Albe e il gioco d'azzardo: sabato 30 gennaio "Slot Machine"

Ultime News - Mercoledì 27/01/2016, ore 18:14 - Rimini
Il Teatro delle Albe e il gioco d'azzardo: sabato 30 gennaio

“Slot Machine racconta la caduta vertiginosa di un giocatore, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente. Amara è la sua fine e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso”.
Così Marco Martinelli racconta il suo Slot Machine, monologo intenso ideato insieme a Ermanna Montanari e che sarà messo in scena sabato 30 gennaio al Teatro degli Atti (via Cairoli, 42). Un’indagine, dolorosa e drammatica, nell’animo di chi si è lasciato ingannare da quello che nel linguaggio comune viene definito il ‘demone’ del gioco. A dare voce e volto al travaglio interiore di chi ha scommesso – e perso – tutto, Alessandro Argnani.  
 
“Il gioco è una sfinge – spiega ancora Marco Martinelli -  Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura. E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana. Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere. E la scommessa non la si fa una volta per tutte: è una sfida da rinnovare ogni giorno, ad ogni ora di ogni giorno il bivio si ripresenta, implacabile. Dobbiamo puntare, in fondo, sulla strada da percorrere, è il nostro destino, la nostra destinazione: e siamo incastrati, non ci è possibile non scegliere, non possiamo non stare al gioco, al gioco della vita e della morte, non possiamo eludere e scappare. Il prezzo, e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che cosa lasciarci afferrare”.
 
Appendice dello spettacolo sarà la tavola rotonda promossa dal Comitato SlotMob di Rimini "Il gioco d’azzardo in tavola: numeri, giochi e giocatori"