Riminesi illustri
Nicola Levoli (1728-1801)
Nacque a Rimini nel 1728 dal medico Giacomo Nicola Levoli e da Maddalena Sarzetti, figlia del pittore Angelo; gli furono imposti i nomi di Remigio Enrico Policarpo. A otto anni gli morì il padre; le non floride condizioni della famiglia contribuirono a far maturare in lui la decisione di vestire l'abito religioso. Nel 1747 entrò nel monastero agostiniano di San Giacomo Maggiore di Bologna e l'anno seguente prese i voti solenni, assumendo il nome - con cui è noto - di Nicola. La passione per la pittura lo spinse ad iscriversi, nel 1762, all'Accademia Clementina; qui conobbe Ubaldo Gandolfi, con cui collaborò ai suoi esordi. Nel 1769 tornò a Rimini, nel convento di Sant'Agostino, e vi rimase fino al 1779. Si ignora dove sia vissuto fino al 1788; in quell'anno ritornò a Rimini e vi restò fino alla morte, nel 1801.
Tolte pochissime opere giovanili di carattere religioso, Levoli fu pittore di nature morte: domestiche e poetiche composizioni di pesci dell'Adriatico e di altre cose mangerecce. Pittore appartato e feriale, è stato a lungo trascurato: la sua riscoperta è infatti di questi ultimi anni.