La storia di Rimini
Riminesi illustri

Luigi Tonini (1807-1874)

Nacque a Rimini nel 1807. Studiò dapprima nel Seminario di Rimini e poi a Bologna, dove si laureò in Giurisprudenza. Nel 1834 si impiegò nella Biblioteca Gambalunghiana e fu coadiutore di Luigi Nardi e di Antonio Bianchi. Nel 1840, alla morte di quest'ultimo, fu nominato bibliotecario reggente (diverrà titolare nel 1853). Grazie a lui la Gambalunghiana si arricchì della raccolta di manoscritti, pergamene e reperti archeologici di Domenico Paulucci (1855), delle pergamene e delle carte di Michelangelo Zanotti (1861) e, soprattutto, della ricchissima collezione di pergamene, manoscritti, carte, libri, opuscoli, avvisi a stampa, incisioni e disegni del sacerdote Zeffirino Gambetti (1871). Formidabile setacciatore di documenti, esperto paleografo, valente bibliografo e bibliofilo, instancabile promotore di campagne di scavo e di censimento epigrafico, appassionato cultore di storia patria, Tonini coniugò esemplarmente la figura di bibliotecario con quella di storico della città, che considerò sempre, non meno dell'altra, un'attività di pubblico interesse. La sua impresa storiografica è la monumentale e tuttora insostituibile Storia civile e sacra riminese, alla cui stesura attese per tutta la vita; i primi tre volumi furono stampati rispettivamente nel 1848, nel 1856 e nel 1862; il quarto e il quinto furono pubblicati postumi nel 1880 e nel 1882; il sesto, compilato dal figlio Carlo, vide la luce nel 1887-1888. Luigi Tonini fu inoltre autore di decine di documentatissime monografie di storia patria, archeologia e della prima Guida di Rimini (1864). Morì nel 1874. Suo figlio Carlo Tonini, bibliotecario e storico anch'egli, fu prosecutore devoto dell'opera paterna; il suo lavoro più impegnativo ed utile è La coltura letteraria e scientifica in Rimini, edita nel 1884.
Luoghi da visitare
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