La storia di Rimini
Riminesi illustri

Guido Cagnacci (1601-1663)

Nacque a Santarcangelo di Romagna nel 1601. Si ignora chi lo abbia avviato alla pittura: probabilmente fu autodidatta. Dal 1618 al 1621 lavorò a Bologna nella bottega di un maestro che la tradizione identifica con Guido Reni. Nel 1622 era a Roma, al seguito del Guercino. Nel 1628, a Rimini, tentò di fuggire con una nobile e ricca vedova, Teodora Stivivi: per questa romanzesca impresa fu bandito dalla città. Nel 1642 lo troviamo a Forlì (da cui dovette allontanarsi, non sappiamo perchè, nel 1645), nel 1646 a Cesena, nel 1647 a Faenza. Andò poi a Venezia, e neppure qui il soggiorno fu del tutto tranquillo. Si trasferì infine a Vienna, su invito di Leopoldo I, e dipinse parecchie opere per l'Imperatore e la sua corte. Morì nel 1663. Come altri artisti del suo tempo, Cagnacci ebbe una vita avventurosa e turbolenta; aggressività e sensualità affiorano, filtrate dall'arte, nelle sue tele; la critica lo giudica uno dei più autentici e geniali artisti del Seicento.
Luoghi da visitare
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