La storia di Rimini
Riminesi illustri

Giuseppe Garampi (1725-1792)

Nacque a Rimini nel 1725 dal conte Lorenzo e dalla marchesa Diamante Belmonti. Da Giovanni Bianchi fu avviato agli studi storici, antiquari e scientifici. A diciott'anni era vicecustode della Biblioteca Gambalunghiana, a cui resterà legato per tutta la vita e che sempre si preoccuperà di arricchire e qualificare. Studiò prima a Firenze e poi a Roma, dove Benedetto XIV gli affidò la cura dell'Archivio Segreto Vaticano, di cui sarà in seguito nominato prefetto. Dal 1761 assolse prestigiosi e delicati incarichi diplomatici e viaggiò per tutta l'Europa. Nel 1772 Clemente XIV lo creò arcivescovo di Berito; nel 1776 ebbe da Pio VI il vescovato di Montefiascone e Corneto; nel 1785, per i grandi servigi resi alla Chiesa, fu fatto cardinale. Morì a Roma nel 1792. Alla Biblioteca Gambalunghiana lasciò il nucleo più prezioso della sua raccolta, forte di 86 codici e di 27 incunaboli. Immensamente erudito, Giuseppe Garampi coltivò gli studi storici, filologici, archivistici, numismatici ed agiografici. Nel 1749 diede alle stampe il saggio De nummo argenteo Benedicti III; nel 1755 pubblicò le Memorie ecclesiastiche appartenenti all'istoria e al culto della Beata Chiara di Rimini; del 1759 è l'edizione dell'Illustrazione di un antico sigillo della Garfagnana.
Luoghi da visitare
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