La storia di Rimini
La verità su Paolo e Francesca

Gianciotto, Paolo e Francesca

La base documentaria su Giovanni e Paolo è dunque modestissima e, quanto alla tragedia, completamente muta. Sappiamo che erano figli di Malatesta da Verucchio e di una medesima madre, Concordia di Enrighetto, ma ignoriamo la loro data di nascita e nemmeno sappiamo per certo chi dei due fosse il primogenito (o dei tre, perchè gli antichi cronisti accreditarono, crediamo erroneamente, la primogenitura di Malatestino). Non si sbaglierà collocando la nascita di entrambi, sulla scorta dei primi due documenti citati, tra il 1240 e il 1246. Quanto alla primogenitura, il Tonini, scartato Malatestino, porta in favore di Giovanni due argomenti solidi, se non proprio risolutivi: che Giovanni è nome quasi altrettanto ricorrente, in famiglia, di Malatesta, mentre Paolo è nome inedito, quando era costume che il primogenito rinnovasse il nome di un suo antenato; che Paolo ottenne, grazie al matrimonio con Orabile Beatrice, figlia ed erede di Uberto, la contea di Ghiaggiolo, ossia un titolo ed un possesso altrui: ciò che di norma si procurava ai cadetti, mentre al primogenito si trasmettevano i beni del casato. Giovanni, sciancato dalla nascita e perciò soprannominato, anche in atti ufficiali, Gianciotto (Johannes Zoctus, Giovanni Zoppo), fu uomo d'arme e di governo. Nel 1275, al fianco del padre, si scontrò a Ponte San Procolo, sul Senio, nei pressi di Faenza, con le truppe ghibelline di Guido da Montefeltro e tentò di andare al soccorso del castello di Roversano, assediato dai Forlivesi. Nello stesso anno, a capo di cento fanti, aiutò Guido da Polenta ad affrontare i Traversari e ad impadronirsi, con un colpo di mano, di Ravenna. Nel 1288, dopo che i Malatesti furono dichiarati ribelli e scacciati da Rimini (vi rientreranno nella primavera del '90), attaccò e prese Santarcangelo. Gli fu ripetutamente affidata la Podesteria di Pesaro: nel 1285 (la notizia è confermata da un'iscrizione scoperta nel 1856), nel 1291, nel 1294 e dal 1296 al 1304, ultimo anno della sua vita. Fu anche Podestà di Faenza (nel 1293) e, forse, di Forlì (nel 1276 o 1278). Ebbe due mogli: oltre a Francesca - che gli diede Concordia -, Zambrasina, figlia di Tibaldello Zambrasi di Faenza e vedova di Tino Fantolini, che sposò non più tardi del 1286 e da cui ebbe Tino, Guido, Ramberto, Margherita e Rengarduccia: tutti citati nel testamento di Malatesta da Verucchio. La notizia che abbia avuto una terza moglie, Taddea, è alquanto dubbia. Morì nel 1304: in un atto di quell'anno si parla, infatti, degli "heredes domini Johannis Malateste". Paolo, detto il Bello, nel 1269 sposò - come si è ricordato - Orabile Beatrice di Ghiaggiolo, contea che comprendeva anche Meldola, Cusercoli, Valpondi e Seguno, da cui avrà due figli, Uberto e Margherita. Dal febbraio 1282 al febbraio 1283 fu, a Firenze, Capitano del Popolo, con un salario annuo di duemila lire: somma, al tempo, assai consistente. L'età minima prescritta dagli Statuti fiorentini per ricoprire l'incarico era di trentasei anni: ciò che situa la data della sua nascita non oltre il 1246. Nel febbraio del 1283, un mese prima della scadenza del suo mandato, chiese ed ottenne di far ritorno in patria: non per mal d'amore, come si è favoleggiato, ma perchè alcune sentenze da lui emesse in gennaio erano state sospese. La motivazione ufficiale delle dimissioni furono non meglio precisati "grandi, vari e delicati impegni" da assolvere di persona. Dopo questa data, di Paolo più non si hanno notizie (quelle registrate in documen ti d'archivio riminesi si arrestano al 1276). Se poco si sa di Giovanni e Paolo Malatesti, di Francesca, figlia di Guido Minore da Polenta, si sa anche meno. Il nome della madre è ignoto, e così pure l'anno di nascita. Possiamo azzardare una data intorno al 1260. Ebbe una sorella più giovane, Samaritana, e otto fratelli, tra legittimi e bastardi: Bernardino (che nel 1275 sposò Maddalena Malatesti, sorellastra di Giovanni e Paolo, e che nel 1289, Podestà di Pistoia, fu compagno di Dante nella battaglia di Campaldino), Lamberto, Ostasio, Bannino, Manoele, Nasillo, Guiduccio e Bastardino. A Giovanni diede certamente una figlia, Concordia, e - stando al Clementini - anche un figlio maschio, Francesco, morto in tenera età.
Luoghi da visitare
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