La storia di Rimini
Riminesi illustri

Francesco Gaetano Battaglini (1753-1810)

Nacque a Rimini nel 1753. A quattordici anni, dopo la perdita di entrambi i genitori, fu iscritto al prestigioso Collegio Nazzareno di Roma, dove studiò quattro anni. Tornato in patria, cominciò a coltivare gli studi storici, frequentando assiduamente sia gli archivi riminesi che quelli ravennati. Nel 1781 sposò la contessa fermese Maria Maddalena Trotti, che morirà cinque anni dopo. Dalla seconda moglie, la riminese Aurelia Soardi, ebbe tre figli. Nel 1792 fu nominato Vicecustode dell'Accademia Rubiconia. Accettò, nonostante la malferma salute, di ricoprire varie cariche pubbliche. Nel 1789, spronato da Guid'Antonio Zanetti, pubblicò a Bologna le Memorie istoriche di Rimini e suoi Signori, artatamente scritte ad illustrare la zecca e la moneta riminese, lavoro fondamentale sulla monetazione riminese d'età medievale e moderna, corredato da copiosissime notizie storiche, perlopiù di prima mano, soprattutto sui Malatesti. Nel 1794, in appendice alla splendida edizione dei poemi latini di Basinio di Parma, pubblicò un'ampia monografia sulla Vita e fatti di Sigismondo Pandolfo Malatesta. E' certamente suo, anche se stampato anonimo, il dialogo Il panfangolo riminese (1791), polemico con le nuove disposizioni annonarie (il termine "panfangolo" significa panettiere). Morì a cinquantasette anni nel 1810. Ebbe per fratello il canonico Gaetano Battaglini (1759-1842), erudito e storico anch'egli, autore, tra le altre cose, di un notevole saggio sulla Corte letteraria di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1794).
Luoghi da visitare
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