La storia di Rimini
Riminesi illustri

Aurelio de' Giorgi Bertola (1753-1798)

Nacque nel 1753 a Rimini, dove iniziò gli studi, continuati a Todi. Nel 1769 tornò in patria e - quantunque del tutto privo di vocazione - entrò nell'ordine degli Olivetani. Nel 1773, dopo un soggiorno a Siena, la fama procuratagli dal poemetto Notti clementine (scritto per la morte di Clemente XIV) gli fece ottenere la cattedra di Storia e Geografia all'Accademia di Marina di Napoli. Nella città partenopea visse dieci anni. Nel 1783 ritornò a Rimini ed ebbe la dispensa di vivere fuori del chiostro. A Vienna, ospite del Garampi, si applicò allo studio della letteratura tedesca. Di ritorno dall'Austria, gli fu assegnata la cattedra di Storia all'Università di Pavia, che tenne fino al 1793, quando le precarie condizioni di salute gli fecero perdere l'insegnamento. Negli anni del soggiorno pavese compì viaggi in Ungheria, Svizzera e Germania. Tornato nuovamente a Rimini, vi rimase fino al 1797. And& ograve poi a Roma, da cui dovette scappare in Toscana per lo scandalo suscitato dalle sue numerose (e sbandierate) avventure galanti. Nel 1798, gravemente ammalato, rientrò nella città natale, dove si spense. Bertola fu poeta autentico e, per così dire, "di frontiera" tra la maniera arcadica, il didascalismo illuministico e la tavolozza notturna del preromanticismo: le younghiane Notti clementine (1774-1780) toccarono le 18 edizioni; ancor più fortunate furono le Favole (1782-1796), che ebbero 7 edizioni vivente l'autore e ben 26 postume. Bertola scrisse anche importanti opere di estetica (Idea della poesia alemanna, 1779; Idea della bella letteratura alemanna, 1784; Saggio sopra la Grazia nelle lettere ed arti) e di teoria della storia (Saggio della filosofia della storia, 1787). La sua fama è soprattutto legata al bellissimo Viaggio sul Reno (1795).
Luoghi da visitare
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