Ponte di Tiberio

Attraversata la piazza e percorsa l’altra metà del corso d’Augusto, si esce dalla Rimini “romana” da un grande ponte a cinque arcate, in pietra d’Istria, che permette di scavalcare il Marecchia, l’antico Ariminus, il fiume che alla città ha dato il nome e il porto. Questo ponte viene detto Tiberio, ma è stato iniziato da Augusto e compiuto da Tiberio (14-21 d. C.), come risulta dall’iscrizione scolpita con leggere varianti sulle due fronti interne del parapetto. Segna l’inizio della via Emilia. La straordinaria solidità del ponte e la sua resistenza alle piene del fiume, molto frequenti e violente, sono dovute all’ottima tecnica impiegata dai suoi costruttori ed ai sottili accorgimenti a cui hanno fatto ricorso i suoi progettisti (per l’inclinazione dei piloni, disposti secondo la corrente); comunque esse hanno sempre destato grande meraviglia, fino a creare la leggenda del “ponte del diavolo”. Ma l’opera, oltre che dal punto di vista tecnico, è veramente notevole anche da quello formale e non meraviglia che tanti artisti del rinascimento sia siano ispirati ad esso.
Dove si trova
Ponte di Tiberio
Viale Tiberio Rimini