Chiesa di Sant'Agostino
Innalzata intorno alla metà del XIII secolo conserva dell’originaria architettura gotica, i fianchi, l’abside e lo svettante campanile; il rifacimento dell’interno si deve a Ferdinando Bibiena, che la progettò nel 1720 circa. Il Giudizio Universale, un potente affresco distaccato da questa chiesa, opera di un pittore riminese del XIV secolo detto il “Maestro dell’Arengo” si trovava nell’ampia sala dove si riuniva il Consiglio generale, Sala dell’Arengo, poi trasferito al Museo della Città in via Tonini. Gli altri affreschi del ciclo – fondamentale impresa pittorica della scuola riminese del Trecento – sono visibili nella parte bassa del campanile e nell’abside di questa chiesa: quelli del campanile, che narrano la “Vita della Vergine” sono attribuiti dal Longhi a Giovanni da Rimini; quelli dell’abside sono riferibili al “maestro dell’Arengo” e ad un terzo non meno importante artista.