Musica e concerti
Rimini, 105 Stadium

OPERA DI CAPODANNO: Nabucco di Giuseppe Verdi

Ultime News - Venerdì 28/11/2014, ore 11:24 - Rimini

Torna ad inaugurare l’anno nuovo l’Opera di Capodanno, inserita negli eventi promossi dal Comune di Rimini. L’opera scelta, promossa e organizzata dal Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli in collaborazione con Euro Artists, è Nabucco, melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, ispirato alla Bibbia e tratto dall’omonimo dramma di Anicet-Bourgeois e Francis Cornue. Rappresentata a Rimini nel 2005, viene riproposta a dieci anni di distanza in occasione del ventennale del Coro Lirico Amintore Galli in un nuovo straordinario allestimento, ideato dal regista Enrico Stinchelli, con l’Orchestra Teatro dell’Opera di Rousse, il coro lirico città di Rimini A.Galli diretti dal M° Nayden Todorov e un cast di star internazionali. Le scene sono del Teatro dell’Opera di Malta. È nuova anche la cornice nella quale l’Opera di Capodanno fa il suo esordio quest’anno: il 105 Stadium di Rimini. I biglietti come ogni anno sono in vendita presso l’ufficio URP in piazza Cavour 31 a partire da sabato 22 novembre, tutti i giorni domeniche comprese, dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 19,30 - Tel. 3476779315 È attiva quest’anno anche una prevendita on line www.bookingshow.it Costo biglietti Prima e Replica: Euro 50,00 – Euro 45,00 – Euro 35,00 – Euro 30,00 - Euro 25,00 – Terza delle opere scritte da Verdi, decretò il successo del compositore con sessantacinque repliche nel primo anno della sua esecuzione. Ispirata al Salmo biblico nel quale il popolo d’Israele eleva al suo Dio struggenti preghiere perché il proprio tempio sia salvato dall’invasione degli eserciti assiri, l’Opera è la magnifica trasposizione musicale del dolore di un popolo oppresso che anela alla libertà. È l’opera che più di ogni altra esprime i valori fondamentali del Risorgimento italiano: la dignità di popolo, la fede in Dio e l’identità di patria e che, attraverso la poesia del librettista Solera e la potente musica di Verdi raggiunge vette altissime sia quando esprime la tragicità del dramma individuale che quando esprime quello più universale di popolo e nazione che tocca il suo apice nel coro del Va’ pensiero e nella seguente profezia di Zaccaria. Alla Scala, dove venne rappresentata per la prima volta nel marzo del 1842, il successo di questa aria fu enorme e il pubblico chiese ripetutamente il bis, tanto che, divenne da allora uno degli inni dei moti risorgimentali e, per la storia della musica, una delle pagine più memorabili.