La 73esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana aprirà il 18 luglio con Zubin Metha che dirigerà l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, ma sono tanti gli appuntamenti con grandi ospiti internazionali e giovani talenti emergenti, per citarne alcuni Vladimir Jurowski, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Maria João Pires, Lisa Batiashvili e formazioni di primo livello come l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e la Philharmonia di Londra.
Il cartellone dei concerti sinfonici inaugura con il ritorno di Zubin Mehta (18 luglio) alla testa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in un programma che a due grandi pagine beethoveniane come la Settima Sinfonia e l’ouverture dal balletto Le creature di Prometeo accosta le Variazioni su un tema rococò di Caikovskij destinate a esaltare il virtuosismo del violoncellista Antonio Meneses.
Debutta a Rimini l’autorevole bacchetta di Vladimir Jurowski che si presenterà al Teatro Galli (5 settembre) con una formazione blasonata come l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino e con l’eccellente violinista Vilde Frang in un programma che prende le mosse da Mozart per concludersi con la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler.
Una leggenda del pianoforte come Maria João Pires affronterà (12 settembre) il Terzo Concerto di Beethoven accompagnata dai musicisti della Youth Orchestra of Bahia diretti da Ricardo Castro in un originale e suggestivo programma completato da pagine di Gomez, Villa-Lobos, che rinvia a colori e atmosfere sudamericane.
Alla musica del Novecento è dedicato il concerto che segna il ritorno alla Sagra Musicale Malatestiana della Philharmonia Orchestra di Londra (17 settembre) affidata alla direzione del talentuoso maestro finlandese Santtu-Matias Rouvali che a Rimini esordisce con la Seconda Sinfonia di Sibelius e con la violinista giapponese Sayaka Shoij impegnata nel Concerto per violino di Prokof’ev.
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (17 novembre) sarà a Rimini con Antonio Pappano sul podio per un programma che, oltre alla Seconda Sinfonia di Schumann, prevede la presenza di una star dell’archetto come Lisa Batiashvili, impegnata nel Concerto per violino di Beethoven.
Atteso anche il ritorno di Riccardo Muti (19 dicembre) alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, a tre anni dall’eccezionale apparizione sul podio del Teatro Galli per l’inaugurazione della 70esima edizione della Sagra Musicale Malatestiana, protagonista questa volta di una travolgente esecuzione della Messa da Requiem di Verdi.
Per il ciclo di musiche da camera proposto dalla Sagra Musicale Malatestiana, a partire (28 settembre) dal concerto del versatile duo formato dalla violoncellista Naomi Berril e dalla violista Danusha Waskiewicz in un programma di composizioni originali e capolavori della musica barocca, che unisce il canto e la musica strumentale in una inedita prassi esecutiva.
Tra Chopin e Skrjabin si snoda il recital di Mariangela Vacatello, pianista di spiccata sensibilità che accanto alle due sonate del compositore russo e alla scelta di Ballate e Notturni di Chopin, propone (15 ottobre) anche il celebre ciclo Kreisleriana di Robert Schumann, a suggellare un recital carico di suggestioni romantiche.
Appuntamento con i quattro archi e le pagine di Haydn e Beethoven per il concerto dell’eclettico Doric String Quartet (27 ottobre), nato dalla fusione fra musicisti di formazione e provenienza diverse che hanno maturato una straordinaria intesa nell’affrontare il repertorio destinato all’ensemble per eccellenza della musica da camera.
Appositamente immaginato per la Sagra Musicale Malatestiana è il programma affrontato dai musicisti della WunderKammer Orchestra diretti da Carlo Tenan (5 novembre), un nuovo progetto quanto mai attuale, Lo spirito dell’Europa, che evidenzia come da sempre i compositori hanno amato attingere alle sorgenti della musica popolare, rielaborandole e trasformandole. Con la partecipazione del mezzosoprano Helen Walter il concerto prenderà ispirazione da Beethoven con il ciclo delle Contraddanze e la raccolta dai Volkslieder dove il compositore crea originali arrangiamenti delle canzoni popolari europee per poi spaziare verso inediti repertori novecenteschi. Un ulteriore rilancio per il concerto sarà la pubblicazione di un volume creato dall’editore Martinville dove la registrazione sarà collocata su una piattaforma innovativa destinata a creare una fitta rete di riferimenti iconografici e testuali.
Infine le Danze rumene di Bartok incontrano una originale trascrizione del balletto delle Quattro Stagioni dai Vespri siciliani di Verdi nel concerto de I Musici (30 novembre), accanto alle pagine virtuosistiche di Wieniawski e Paganini interpretate dal giovanissimo violinista Giuseppe Gibboni che si è aggiudicato l’ambitissimo primo premio al Concorso Paganini.
Il nuovo progetto video produttivo della Sagra Musicale Malatestiana ha coinvolto quest’anno il gruppo teatrale Anagoor - Leone d’Argento alla Biennale di Venezia dove per la parte musicale potrà contare sulle voci di Elisabeth Breuer, Nicholas Scott, Renato Dolcini, del Coro universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, della Filarmonica Arturo Toscanini e della direzione di Giulio Prandi.
A Anagoor la sfida di dare forma ad un’opera-video (12 ottobre, Teatro Galli) che sarà accompagnata dall’esecuzione delle musiche dal vivo. Le riprese confluiranno infine in un film reso possibile grazie alla collaborazione della casa di produzione cinematografica Kublai Film, con cui la Sagra Musicale Malatestiana da anni persegue un innovativo percorso premiato finora da importanti riconoscimenti riscossi ai Festival di Cinema d’arte internazionali.
Protagonisti della Sagra Musicale Malatestiana anche i giovani: si comincia con i ragazzi partecipanti al workshop internazionale dell’Istituto Musicale “G. Lettimi” che si esibiranno (3 luglio) al Teatro degli Atti in un concerto finale a seguire in occasione del Meeting per l’Amicizia fra i Popoli al Teatro Galli (21 agosto) si terrà il concerto di cinquanta giovanissimi musicisti provenienti da esperienze formative costituite nei territori di diverse città italiane e raccolti in un’orchestra che ha scelto di intitolarsi al grande direttore Giuseppe Sinopoli. Sotto la guida di Carla Delfrate questa formazione affronterà pagine di Mozart e Haydn con la partecipazione, come violoncello solista, di Giovanni Sollima, che ha accettato di essere coinvolto in questo importante progetto di formazione musicale.
Infine al Teatro Galli si esibiranno l’Orchestra Banda Giovanile Città di Rimini insieme agli allievi del Liceo Musicale Einstein (26 ottobre) in un concerto dedicato ad arrangiamenti di musiche per film con Davide Tura e Andrea Brugnettini ad alternarsi sul podio.
Dopo il trionfo di Svetlana Zakharova nel 2018, il sipario del Galli si aprirà nuovamente alla grande danza con la compagnia di Maurice Béjart, che ritorna a Rimini (22 ottobre), dopo uno storico omaggio a Federico Fellini, con una delle sue coreografie più acclamate, dal titolo sterminato e surrealista Le Presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat, un lavoro travolgente e struggente, sulle note di Mozart e dei successi dei Queen, che si immerge con una vitalissima speranza, negli imponderabili e sfuggenti territori al confine fra la vita e la morte, dedicato alla memoria di Jorge Donn, storico e amato danzatore di Béjart e di Freddie Mercury, icona universale dei Queen, entrambi uccisi dall’Aids a 45 anni.
Tante le intersezioni proposte dalla Sagra Musicale Malatestiana a partire da un originale programma vocale proposto presso il Chiostro della Biblioteca Gambalunga (1 luglio) con il Francesca da Rimini Ensemble in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini.
Al Teatro Galli East Side Story è un originalissimo recital con cui il pianista e compositore Paolo Marzocchi (9 settembre) compirà un lungo viaggio nelle musiche popolari rumene, albanesi e ungheresi.
D’amorosi affetti è il titolo del concerto offerto dall’Ensemble dell’Orchestra Barocca Italiana (8 ottobre) presso la Sala Pamphili, seguendo una indagine storico musicologica sul rapporto che unisce Rimini alla figura di Scipione Borghese e alla sua famiglia di mecenati, artisti, compositori e musicisti nel corso del XVII secolo.