L'arte della lentezza secondo Giorgio Salvatori.
Sono foto assai evocative quelle proposte dal fotografo Giorgio Salvatori per l'esposizione estiva presso il Grand Hotel di Rimini, prorogata sino al ottobre. “Non vedrete ombrelloni, né il fervore dell’estate, ma l’altro aspetto della riviera, quello riflessivo.” Il viaggio, è proprio vero, è nella testa, il suo ci restituisce quello personale e sognante di una riviera senza veli, su cui i riflettori si sono abbassati e si fa più segreta, avvolgente, calma, col freno a mano tirato. Ecco spiegato il titolo: LENTĒ, dal latino lentamente, ma giocando con le parole pensiamo alla “lente” metaforica che il fotografo ha usato per inquadrare il suo intimo paesaggio: “Non c'è ombra di photoshop, solo immagini personali, ognuno può immedesimarvisi, riconoscendo i luoghi, ma anche svincolarsi da tutto e vivere la propria atmosfera, con il proprio stato d’animo. Così le foto possono essere viste e riviste”, lentamente. Dopo Rimini la Mostra si trasferirà a Bologna dal 18 di ottobre. Lucia Lombardi
