Pasqua al ristorante o dalla nonna? Il menù tipico romagnolo per il pranzo di Pasqua è più o meno lo stesso.
Certo, se si opta per un ristorante di pesce o un locale particolare ci sono notevoli differenze ma il vero menù di Pasqua è più o meno lo stesso da intere generazioni. Si ispira alle tradizioni contatine quindi è il classico menù del giorno di testa, estremamente calorico ma gustoso.
Come antipasto non può mancare la classica piadina romagnola con formaggi molli e stagionati e salumi romagnoli, possibilmente nostrani. Come antipasto c’è chi aggiunge anche una frittatina, del tonno e cipolla o delle verdure sott’olio fatte in casa. Il giorno di Pasqua normalmente si mangia sia un primo in brodo che uno al forno. Solitamente sono cappelletti in brodo o i passatelli e
lasagne o cannelloni. Alcuni propongono anche le classiche tagliatelle al ragù.
Di secondo sulle tavole romagnole non manca la grigliata di carne con salsiccia, costine e pancetta e soprattutto l’agnello al forno. Molti propongono anche la faraona ripiena. Come contorni normalmente ci sono le patate al forno, l’insalata e le verdure gratinate oppure le erbe di campagna. Come dessert ce ne sono due: uno al cucchiaio spesso con fragole e la tradizionale colomba pasquale. Come digestivo quello che va per la maggiore è a base di liquirizia e per finire si beve sempre un buon caffè. Il vino scelto per il pranzo di Pasqua è quasi sempre il Sangiovese. Buona Pasqua!
@MariannaGiannoni