Entusiasmo e realiasmo alla conferenza stampa di presentazione del Basket Rimini. Nel gruppo c'è la consapevolezza di essere indietro rispetto alle altre squadre e e di dover ripulire la società dal debito pregresso, ma il nuovo gruppo di lavoro è sembrato carico e voglioso di rimettersi in moto, animato dall'orgoglio di essere Rimini.
«Sono innamorato di questa società - sono le prime parole del nuovo GM Matteo Peppucci - il nostro compito non sarà semplice, l'obiettivo non è solo quello di star vicino alla squadra e rappresentare la nuova proprietà, ma di riuscire a coinvolgere la città. Vogliamo dare prima di chiedere. Vediamo se Rimini risponde».
Ufficializzato, ma era solo una formalità, Fabrizio Ambrassa come nuovo coach:«Tutti quanti vogliono mettere la maglietta, giocare al Flamino per il Basket Rimni – dice il tecnico -. Ieri ho fatto un discorso solo con i ragazzi che stanno lavorando con la prima squadra, ho parlato loro della possibilità che arrivassero dei rinforzi, quindi giocatori che non vengono dal settore giovanile e ho aggiunto che se qualcuno di loro avesse avuto qualcosa da recriminare su questo sarei stato a sua disposizione nell'ultimo quarto d'ora di allenamento. Bene, nell'ultimo quarto d'ora tutti hanno fatto tiro, dando il 100%, e poi si sono messi a fare streatching insieme. Alle fine è venuto d me solo Riccardo Silvestrini per dirmi che lui si sentiva fortunato ad essere qui in questo momento». Vice di Ambrassa, con una dedica speciale, sarà Gabriele Ceccarelli:«E' un onore essere qui. L'esperienza degli ultimi tre anni è stata esaltante: ho potuto lavorare con allenatori del calibro di Massimo Galli, Giancarlo Sacco, Giampiero Ticchi e Attilio Caja. Se sono qui è perché a 14 anni mi sono innamorato di questo sport e lo devo a un amico che non c'è più: Gianluca Della Bartola (il 33enne spentosi venerdì notte, ndr), volevo salutarlo».
A Giovanni Gasparin, unico reduce delle LegaDue, saranno affidati i gradi di capitano, riconoscimento che premia un ragazzo di grandi qualità umane e tecniche, capofila dei tanti giocatori provenienti dal settore giovanile che faranno parte della prima squadra: «Innanzitutto sono contento e orgoglioso di poter rappresentare questa squadra. Nonostante mille difficoltà i Crabs stanno ripartendo e provano a dare continuità alla tradizione cestistica di Rimini. Speriamo di poterlo fare nella maniera migliore possibile. Noi daremo tutto. Siamo tutti dei ragazzi che vogliono dimostrare qualcosa, perché per un motivo o per l'altro abbiamo avuto dei problemi, degli ostacoli all'inizio della carriera senior. Vogliamo dimostrare qualcosa a questa città».
Non sono mancate ovviamente le perle di saggezza di chi rappresenta la storia - futura! - del Basket Rimini: il prof. Gian Luigi Rinaldi, il "doc" Enzo Corbari e il tuttofare Paolo Gasponi. Da loro l'auspicio che col lavoro e la professionalità la DNB sia solo una parentesi…
E il debito? Adriano Braschi e Renzo Vecchiato fanno chiarezza: «Prioritariamente il nostro compito è quello di far tornare in bonis la società e questo lo stiamo cercando di ottenere facendo un concordato con i creditori del Basket Rimini per far sì che questa società non muoia – dice il "Pres" -. Adesso come adesso le persone che abbiamo contattato ci hanno tutte detto di sì. Pertanto la strada resta in salita, ma iniziamo a vedere la vetta».
Sarà un'annata di ricostruzione, in cui la pazienza dovrà avere la precedenza sulle ambizioni, ma durante la quale, proprio per questo, sarà possibile capire chi al Basket Rimini ci tiene davvero.
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Nella foto, da sinistra: il vice-allenatore Gabriele Ceccarelli, coach Fabrizio Ambrassa, il GM Matteo Peppucci, il capitano Giovanni Gasparin e l'addetto stampa Massimiliano Manduchi.