Coriano
"Villa Corliani" entra nei possedimenti dei Malatesta nel 1356, quando lo Chiesa ravennate cede/affitta molti luoghi fortificati delle zone pesaresi e riminesi di Malatesta Guastafamiglia. Oltre a Coriano (che a queI tempo era solo un villaggio fortificato), le cessioni comprendevano anche Montecolombo, Montescudo, Croce.
Mancano documenti sulla costruzione del castello, ma la si può far risalire al 1300, e le prime ristrutturazioni al 1144 (quando Sigismondo Pandolfo Malatesta si occupò dei lavori anche in altre rocche del riminese). La prima descrizione che abbiamo è del 1504 e, anche in questo caso, dei provveditore Malipiero: "Castello lontano da Arimino miglia 8, circundato da un muro cum la scarpa alta passa 7, el coridor alto pié 5, volgi passa 194. In dicto castello habita famiglie 3. Ha una porta."
Papa Clemente VII nel 1528 assegnò il castello ai fratelli Giovanni e Roberto Sassatelli di Imola: rimase di loro proprietà fino al 1580; lo stemma della famiglia è ancora oggi infisso sul portone del Castello ed è nel gonfalone del Comune.
Dal 1800 alla Seconda Guerra Mondiale, quando il conflitto bellico causò importanti danni, il comune di Coriano destinò gli edifici dello rocca a vari usi di carattere pubblico. Nel dopoguerra, in parallelo all'abbandono della popolazione che si spostava verso la costa, il Castello fu lasciato in avanzato stato di degrado.
Dopo alcuni interventi urbanistici inadatti, negli ultimi decenni si è proceduto al restauro ed al risanamento della rocca sotto il patrocinio della Soprintendenza e le Belle Arti, apportando un positivo recupero all'edificio. Si è da poco concluso una campagna di scavi durato due anni (1999/2000) che ha portato alla luce manufatti, antiche fondamenta e il fossato.