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I Comuni di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana ricordano la Liberazione

Ultime News - Mercoledì 23/04/2014, ore 16:08 - Verucchio

Venerdì 25 Aprile i Comuni di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana ricordano la Liberazione nazionale insieme all’Anpi con una serie di iniziative lungo tutta la giornata. In mattinata si rinnova l’appuntamento con le celebrazioni istituzionali della ricorrenza: alle ore 9 sotto il porticato del Palazzo comunale di Santarcangelo avrà luogo il ritrovo di autorità, associazioni e cittadini, cui seguirà alle 9,30 la messa in memoria dei Caduti e Vittime Civili di Guerra alla Chiesa del Suffragio. Alle 10,30 partirà il corteo per le vie cittadine, accompagnato dalla Banda musicale di Santarcangelo intitolata a Serino Giorgetti, con la deposizione di corone alle Lapidi e ai Monumenti ai Caduti. Alle ore 11 all’Arena del Campo della Fiera la mattinata si concluderà con gli interventi del Commissario straordinario Clemente Di Nuzzo e della presidente Anpi Giusi Delvecchio.
 
Alle ore 12 al parco delle Rimembranze di Poggio Torriana (località Poggio Berni) è invece in programma la deposizione di una corona al Monumento dei Caduti, cui seguiranno gli interventi del Commissario prefettizio Giuseppe Puzzo e di Giusi Delvecchio.
 
Nel pomeriggio, sempre al Campo della Fiera di Santarcangelo, sul palco dell’Arena Supercinema si svolgerà una vera e propria festa. Alle 15,30 si esibirà infatti la Rimini Big Band, seguita da ragazzi e ragazze delle scuole di Santarcangelo che proporranno una serie di letture, lasciando poi il palco alle note della scuola comunale di musica “G. Faini”. In caso di maltempo, sia le celebrazioni della mattinata che lo spettacolo del pomeriggio si svolgeranno presso il Teatro Supercinema.
Con queste parole di Stéphane Hessel (diplomatico, politico, scrittore, combattente nella Resistenza Francese durante la seconda guerra mondiale e deportato nel campo di concentramento di Buchenwald), le Amministrazioni comunali e l’Anpi hanno invitato la cittadinanza a partecipare numerosa: “Dobbiamo badare tutti insieme che la nostra società resti una società di cui possiamo essere fieri. L’interesse generale deve prevalere sull'interesse particolare, l’equa distribuzione delle ricchezze create dal mondo del lavoro prevalere sul potere del denaro. Movente della resistenza è l'indignazione. La storia è fatta di shock successivi, è la messa in conto di sfide. Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire ‘io non posso niente, me ne infischio’. Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza”.