Amore, alleanza, fiducia, insicurezza: le paure e le fragilità dell’essere umano sono al centro di Genesiquattrouno, lo spettacolo diretto e interpretato da Gaetano Bruno e Francesco Villano, in scena venerdì 20 marzo alle 21.15 al Teatro degli Atti (turno D – tracce D nuovo). Spettacolo che trae ispirazione dalla vicenda biblica di Caino e Abele, sviscerando l’evoluzione del loro rapporto, preso a simbolo delle dinamiche contrapposte che spingono e respingono verso l’altro.
Due bambini ricominciano a giocare nella grotta che ha sancito la loro alleanza. La diffidenza iniziale cede il passo al riconoscimento di sangue e gioco dopo gioco i due confermano il loro amore. Ma nei loro sguardi c’è adesso una strana luce, un riverbero che nessuno dei due ha mai colto prima negli occhi dell’altro. Un sospetto che li fa essere guardinghi tra loro, come non lo sono mai stati. Tutto cambia quando uno dei due infrange inconsapevolmente il patto di complicità, avviandosi così alla vita di adulti.
I due fratelli trattengono il respiro per dirigersi verso quella separazione che cambierà per sempre la vita di entrambi.
Gaetano Bruno e Francesco Villano collaborano assieme da anni con diversi registi, attori e danzatrici. Questa indagine sulla fratellanza, che prende spunto dalla vicenda di Caino e Abele, segna l’inizio di un’indagine creativa verso un linguaggio teatrale, che procederà di pari passo con una ricerca sul movimento, che caratterizzerà e costituirà la cifra poetica dell’intero lavoro.
Al termine dello spettacolo la Compagnia Bruno-Villano incontrerà il pubblico. L’incontro è a cura di Korekané.
Lo spettacolo è uno dei quattro selezionati e sostenuti nel 2014 dal progetto In-Box, un esperimento nato da un'idea di una realtà toscana (Straligut Teatro) che mette in rete teatri, festival e soggetti istituzionali. In-box ricerca e promuove le eccellenze teatrali emergenti nella scena contemporanea e seleziona alcuni spettacoli particolarmente interessanti per proporle ai diversi teatri italiani.
