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Anniversario della Liberazione - a presentazione del libro "Non più leggenda"

Ultime News - Giovedì 25/09/2014, ore 17:20 - Rimini

Appuntamento sabato 27 settembre con l’ultimo degli eventi organizzati da Comune di Rimini in occasione del 70° anniversario della Liberazione di Rimini.
Dopo la cerimonia ufficiale, la presentazione dell’app e del percorso guidato “Tra le vie della memoria”, l’inaugurazione delle mostre “100.000 Fratelli d’Italia. Sfollati d’Italia a San Marino durante la seconda guerra mondiale” e “...Pur l'avvenir siam noi. Racconti di guerra - Rimini 1944 – 2014”, alle ore 17 di sabato, nella Sala riunioni del Palazzo del Podestà di piazza Cavour, sarà presentato il volume “NON PIU' LEGGENDA, Racconti della Resistenza di ieri e di oggi”, a cui oltre agli autori (Giuseppe Bonura, Cesare Padovani, Giancarlo Rossi, Piero Meldini, Mario Guaraldi) interverrà il sen. Sergio Zavoli.
I racconti di questo libro, pubblicati originariamente nel 1964, e riediti quest’anno da Guaraldi con un saggio di Angelo Turchini e Daniela Calanca, erano l’omaggio alla Resistenza di un gruppo di giovani intellettuali, all’epoca poco più che ventenni, che alla Resistenza, per ragioni anagrafiche, non avevano preso parte: un omaggio certamente rispettoso e anche affettuoso, ma non acritico e non retorico. Quei giovani, politicamente orientati a Sinistra ma provenienti da culture diverse, volevano testimoniare, in modo non convenzionale, che l’antifascismo non era un’esperienza che si era conclusa con la Liberazione, ma un complesso di valori che li riguardava e orientava le loro scelte.
Pochi anni dopo, nel 1971, uomini di cultura, politici e semplici militanti antifascisti, avrebbero dato vita all’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della Provincia di Rimini: uno strumento per la ricerca storica, la conservazione della memoria attraverso la costituzione di importanti archivi, la pubblicazione di libri, l’organizzazione di eventi, l’attività didattica con le scuole.
Riproporre oggi questi racconti, a mezzo secolo dalla loro stesura e a settant’anni dalla Liberazione, sarà l’occasione per rimeditare una vicenda storica il cui DNA non è esclusivamente politico, ma anche, e forse soprattutto, culturale e letterario.