Spettacoli e cultura

Al Teatro Novelli Ferdinando Bruni e Elio De Capitani in "Frost/Nixon"

Ultime News - Lunedì 19/01/2015, ore 19:09 - Rimini
Al Teatro Novelli Ferdinando Bruni e Elio De Capitani in

Bugie e potere. Responsabilità e potere. Frost/Nixon è un match che mette a confronto il potere politico e quello mediatico.
Il drammaturgo e sceneggiatore Peter Morgan (autore anche di The Queen) punta i riflettori sul primo caso storico di giornalismo-spettacolo: nucleo della pièce è l'intervista che l'anchorman David Frost fece nel 1977 a Richard Nixon (che si era dimesso nel 1974), terminata con la confessione dell'ex Presidente - mai ottenuta prima - sullo scandalo del Watergate e sui limiti morali del potere. Una confessione, negli ultimi secondi della trasmissione, di un uomo combattivo e orgoglioso, messo alle corde dalla precisione delle domande, delle date e dei riscontri. Un episodio storico realmente accaduto.
Scritto nel 2006, Frost/Nixon ha ottenuto un vastissimo successo e numerosi premi, tra cui il Tony Award per Frank Langella come miglior attore protagonista per l'interpretazione di Nixon. Ron Howard ne ha tratto un film nel 2008, che ha sfiorato i 30 milioni di dollari d’incasso all'uscita.
 
Il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile dell’Umbria hanno unito le loro forze per produrre questo spettacolo. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, che hanno firmato a quattro mani la regia (com'era stato per i successi di Angels in America e The history Boys), da molto tempo non si sfidavano in un duello scenico così intenso, cesellando due interpretazioni giudicate "magistrali".
Lo spettacolo racconta l'avventura produttiva che portò a questo successo: il lavoro del gruppo di giornalisti coraggiosi e rigorosi che collaborarono con Frost, la trattativa con il leggendario 'Swifty' - lo svelto - Lazar (agente di Nixon come delle più grandi star di Hollywood), l'ostracismo dei grandi network, la devozione degli uomini del Presidente. E riesce a portare in primo piano, alla ribalta, assieme ai volti degli attori, alle sfide dei personaggi, riflessioni sempre attuali sui limiti del potere politico e di quello mediatico, sui confini più che mai labili tra politica e showbiz.
Il palco si trasforma in uno studio televisivo degli anni Settanta, dove rivive un evento mediatico rimasto nella storia. La serie di quattro interviste che David Frost riuscì a ottenere da Richard Nixon, pagandogli un ricchissimo cachet, sono passate alla storia non solo per lo scoop fenomenale della confessione, ma anche - e nella società spettacolo in cui viviamo verrebbe da dire 'sopratutto' - per l'incredibile, avventurosa costruzione del progetto, al di fuori, se non contro le reti televisive ufficiali.