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“Libriamoci”, oltre 600 bambini e bambine di 33 classi protagonisti

Ultime News - Venerdì 28/10/2016, ore 16:58 - Santarcangelo di R.

Si è conclusa questa mattina (venerdì 28 ottobre) la terza edizione di “Libriamoci”, l’iniziativa di lettura a voce alta nelle scuole che a Santarcangelo si è svolta a partire da mercoledì 26 ottobre. Oltre 600 bambini e bambine per un totale di 33 classi hanno ascoltato i brani letti dal sindaco Alice Parma, da tutti gli assessori della Giunta comunale e dalle dieci volontarie del gruppo “Reciproci racconti” che hanno partecipato all’iniziativa (Serena, Alessandra, Maura, Lina, Lidia, Samantha, Mariella, Vittoria, Maria Luisa e Greta). In particolare, hanno aderito all’invito della biblioteca Baldini tutte le cinque classi delle scuole “Fratelli Cervi” di Sant’Ermete – dove il sindaco Parma e l’assessore Fussi hanno letto mercoledì 26 ottobre – e “Marino Dellapasqua” di San Bartolo (dove l’assessore Sacchetti ha letto ieri, giovedì 27 ottobre), mentre per la scuola “Maria Pascucci” del Capoluogo le classi aderenti sono state 23, con il vice sindaco Zangoli e gli assessori Donini e Rinaldi impegnati nelle letture questa mattina (venerdì 28 ottobre). La partecipazione della scuola elementare “Luigi Ricci” di San Vito, invece, si perfezionerà nei prossimi giorni.
 
Lo scrittore protagonista delle letture quest’anno è stato Roald Dahl, nel centenario della sua nascita: gli amministratori comunali e le volontarie di “Reciproci racconti” hanno letto infatti brani da “Matilde”, “La fabbrica di cioccolato”, “Il dito magico”, “Il coccodrillo enorme”, “Sporche bestie” e “Versi perversi”, oltre che da “L'occhio del lupo” di Daniel Pennac e dagli albi per bambini “Il viaggio sul fiume” e “Il grande viaggio”.
 
“Libriamoci” è un progetto promosso dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, dedicato a insegnanti, associazioni, bibliotecari, librai, editori, educatori, operatori culturali che siano interessati alla promozione della lettura nei confronti di un pubblico più ampio possibile, con un’attenzione particolare verso bambini e bambine, ragazzi e ragazze, con la volontà di far dialogare tra di loro e con tutti gli attori coinvolti realtà scolastiche di ogni ordine e grado scolastico, differenti sia per tipologia che per ambiente in cui si trovano a operare.